Arriva in Italia Mr Robot: ecco l’intervista a Whiterose

<SPOILER, VI AVVERTO, QUESTA INTERVISTA È TUTTO UNO SPOILER>

Se siete tra i pochissimi che ancora non hanno visto le avventure di Elliot e della FSociety, vi consiglio di non perdere almeno l’adattamento italiano in onda su Mediaset Premium da questo mese.
Mr Robot è un serial TV thriller di fanta-politica, che stupisce con i suoi continui colpi di scena e oltre ad avere un transfert d’immedesimazione totale con il protagonista, ho compreso che era il mio telefilm preferito allo svelare del misterioso e onnipresente personaggio di WhiteRose, capo dei capi dei più pericolosi hacker del mondo è una donna transgender, interpretata dall’attore BD Wong.

Wong appare sullo schermo solo per tre minuti, ma vi assicuro che sono i tre minuti più intensi e tesi di tutta la serie, e il fatto che il suo personaggio sia transgender non è assolutamente casuale.

Il sito Vulture ha fatto una lunghissima intervista all’attore, che io qui solo per amor vostro vi ho tradotto. Per sdebitarvi, ricordatevi che la prossima settimana è il mio compleanno.

Quando ti hanno proposto di interpretare Whiterose?
Gli episodi 4 e 5 erano già stati girati quando ho firmato. Mi è stato detto che c’era questo telefilm di cui tutti parlavano, ma era già in produzione quando mi hanno chiamato.

Hai dovuto incontrare Sam (il regista), o hai accettato subito?

Ebbene, prima di tutto, non c’è stato un incontro. Non mi è stato nemmeno chiesto di fare un provino. Mi era stato chiesto di fare proprio questa parte. Ero molto nervoso. Ed è stato proprio nel bel mezzo di questa meravigliosa discussione sulle persone trans degli ultimi tempi.
Ho pensato subito, “io non voglio che sia il personaggio appariscente della trans cattiva. E non voglio essere semplicemente una trans cattiva. In più anche se non volevo che la parte andasse ad altri ho consigliato alla produzione di considerare qualche attrice transgender. Mi è stato poi detto che Sam (il regista) aveva già incontrato alcune attrici transgender, ma non era rimasto convinto. Non so perché mi stava chiedendo di farlo, e sinceramente avevo un po’ di resistenza.

Sam ha detto a BuzzFeed che aveva subito pensato a te per la parte di Whiterose, ma dal momento che pensava ancora a un personaggio biologicamente femminile, non ha mai formalizzato la richiesta. Ti ha mai spiegato perché ha pensato che tu fossi perfetto per il ruolo?
Non proprio. Quando i registi ti chiamano, non si sa mai da dove è arrivato il tuo nome. Tutto quello che so è che lui sembrava sinceramente convinto del mio nome. Forse perché con il mio ruolo in M.Butterfly mi sono avvicinato alla sua idea di Whiterose. Credo che pensasse a me come attore maschile, e che la mia sensibilità sarebbe stata giusta per il ruolo, la personalità della persona, indipendentemente dal suo sesso biologico. Fin quando Sam ha detto a sé stesso: Ehi aspetta, ma perché continuo a pensare in maniera così convenzionale ed etero-normativa?

Si tratta di una piccola parte, ma così importante per la trama dello show. Hai firmato a subito?
Innanzitutto, gli script sono molto segreti. Non mi hanno lasciato leggere la sceneggiatura, non mi hanno neppure lasciato leggere la scena precedente la mia parte! Non mi ha dato nulla, così ho cercato di carpire dal cervello di Sam cosa dovessi fare.
Non volevo essere un uomo travestito da donna, allontanandomi così da tutta la realtà delle persone transgender. È un ruolo importante ed è il motivo per cui ho accettato. Allora ho fatto molte domande a Sam: “Si tratta di un ragazzo che finge di essere una donna?” E lui: “No, no, no, no. Si tratta di una persona transgender”. “Come si capisce che è una persona trans?” e allora mi ha detto che lo show è il tipo di show in cui non spiegano le cose, ma si spera, nel modo in cui lo vogliamo fare, che sarà chiaro e senza inutili sovrastrutture a spiegare.

Che sembra essere un approccio non molto usato in televisione.
Di solito, quando rientri in una minoranza etnica o transgender, se sei in TV è perché SEI una minoranza etnica o transgender, è solo per quel motivo. È molto raro vedere un attore transgender che reciti la parte di un impiegato della drogheria, senza che dica: “Oh, guarda che io sono una persona trans”.
Non sono ancora pronti per questo.
 Oppure pensano che la nazione non sia pronta per questo. Sam mi ha solo detto, “Lei è transgender, ma il suo essere trans non significa niente in questo conntesto”.
Sam poi mi ha parlato dell’ironia di Whiterose quando è mascherata da uomo, e non del contrario.
 Alla fine della puntata, quando Whiterose incontra il CEO della EvilCorp, Philip Price, Whiterose non può sopprimere del tutto la sua femminilità. Questo è un concetto molto radicale, che non so se abbiamo mai visto prima. Ho fatto capire a Sam che non sono a mio agio con l’idea del travestirsi e mi ha detto: “Qui tutti sono mascherati, e Whiterose è mascherata da uomo d’affari, non il contrario”. Questo per me è stato un punto di vista interessante. Non so ancora cosa intenda con tutto questo, ma spero che dopo aver visto lo show sia più chiaro per tutti!

E ‘stato difficile recitare nei panni di Whiterose per queste due scene? E come ti sei preparato?
Ero completamente in corto circuito quando ho interpretato Whiterose nella sua prima scena. Non era la prima volta che interpretavo un personaggio del genere e non ho nessun problema a farlo, ma in questa occasione ero completamente sopraffatto: non sapevo di cosa stavo parlando!
Avevo visitato il set il giorno prima per prepararmi, e mi son seduto con Kurt Haas [coordinatore al copione dello show] nei camerini e gli ho chiesto: “So che non dovrei sapere cosa sta succedendo, ma non so cosa sta succedendo! Devi spiegarmi qualcosa altrimenti non so come recitare questa parte! Devi aiutarmi!”. Kurt allora mi ha raccontato che quello che succede negli episodi non ha nulla a che fare con Whiterose. Ci sono cose che sto imparando adesso mentre guardo la serie. Però mi ha spiegato tutta la collaborazione tra l’Esercito Oscuro e FSociety, e tra Raspberry Pi e l’Honeypot.

Quindi ci deve essere stata molta preparazione. 
Molta di più di quello che si potrebbe pensare di lei al primo sguardo. Sam è una di quelle persone che capisce la diversità. Quando si sta parlando di una donna trans, lui sa cosa significa. Ma io non lo conoscevo, quindi non sapevo se era cosciente di cosa comportava veramente. Gli ho chiesto, “Quando dici donna trans, vuoi dire che ha l’aspetto di una donna? Ha il seno? A che punto è della transizione?”.
L’ho tormentato con tutte queste domande, gli ho spiegato che non bastava che io mi vestissi da donna, bisognava costruire il mio personaggio, dare la forma giusta anche sotto i vestiti”. Per coincidenza, abbiamo concordato lo stesso tipo di acconciatura. Stavamo guardando le immagini di Diana Chen: lei è una donna d’affari molto forte e potente di Hong Kong, ma anche molto chic e molto femminile.


 

La scena è filata senza intoppi?
Le riprese sono durate tutta la notte, e sono così arrabbiato con Sam per non aver fatto un’inquadratura a figura intera! Ho avuto questi folli tacchi 12cm che nessuno ha mai visto, e li ho indossato per l’intera notte di riprese!

Non sapevo quello che stavo dicendo. Ho sbagliato un sacco di ciak, ho sbagliato molto più di quanto faccio di solito, cercando di ripetere solo le battute. Ho sudato mille camicie. Non riuscivo a ricordare qualcosa di semplice come il nome Terry Colby. Ricordo di aver detto “Ancora questo nome?”,  e tutto perché non sapevo nulla della storia! Continuavo a chiedere aiuto a Sam e lui ancora non poteva dirmi nulla. Lui invece era piuttosto rilassato, e non del tipo “Oh, mi dispiace tanto, non posso dirti di più”, bensì più del tipo Non ti dico niente! Io lo amo, e credo che lui sia incredibile, ma ho dovuto fare affidamento al mio autocontrollo per non uscire di testa.

Da qui in poi sarà più facile, ora abbiamo stabilito un valore estetico per il personaggio, e tutto il lavoro già fatto.

ÈÈ andata meglio invece la scena finale?
Sì, è andata molto, molto meglio, più agevolmente. È stata girato in una sola volta,  in uno di quei palazzi stile Gatsby Gold Coast, a Long Island. Ero completamente al buio, quando abbiamo girato. La scena è molto semplice e si stabilisce una connessione con chi sia Whiterose.

Sembra Whiterose, più di ogni altro personaggio, rappresenta la spinta del tentativo dello show di esaminare la propria identità.
L’idea è proprio questa, del “chi è chi?”. Elliot chiede “Chi sei?”, ma allo stesso tempo “Chi sono io?” e in alcuni casi, risultano essere la stessa cosa. Quello che Sam sta cominciando è una sorta di esplorazione, una comprensione ancora più profonda di questa identità. C’è una qualche ragione per cui Whiterose è la creatura che è. C’è una ragione che nessuno di noi conosce ancora. Sam la sa probabilmente. È il motivo della comprensione della propria identità, o la percezione di dell’identità di qualcun altro. Whiterose è le due facce di una stessa medaglia: “Da che parte stai?”.

Stai costruendo la tua carriera di attore con personaggi culto: Whiterose, Oz, Law & Order. Pensavi già che sarebbe andata così la tua carriera?
Ho sempre saputo che sarei stato più un caratterista che un attore principale, e ho sempre percorso questa strada. Ma andare oltre i personaggi è stato il mio obiettivo. Con Law & Order o anche la serie di film Jurassic, continuo interpretare ruoli ch emi piacciono ma ho sempre voluto fare qualcosa per esplorare il personaggio in maniera più profonda e spostare il limite un po’ più in là.

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