Oggi ho scoperto che dal 2007 i parchi Disney degli Stati Uniti danno anche alle coppie gay la possibilità di partecipare al programma “Fairy Tale Wedding“, un modo “fatato” per celebrare le proprie nozze in uno dei luoghi più magici del pianeta.
Al di fuori degli USA il programma è disponibile anche in un altro parco Disney: il giapponese Tokyo Disney Resort, dove però fino a qualche giorno fa veniva applicata una politica piuttosto bizzarra nella gestione dei matrimoni omo. A prescindere dal fatto che la cerimonia venisse chiesta da due uomini o due donne, non era permesso che le donne si sposassero entrambe in abito da sposa o che gli uomini fossero entrambi vestiti da sposo. I due partner dovevano obbligatoriamente dividersi i ruoli e vestirsi da sposo e da sposa. La cosa ha fatto infuriare l’attivista per i diritti LGBT Koyuki Higashi la quale, dopo aver contattato la direzione del parco per avere informazioni su come organizzare il proprio matrimonio lesbico, si è vista negare la possibilità di indossare assieme alla compagna il classico vestito bianco con strascico.
(Koyuki con il cartello nel quale ringrazia Topolino)
Koyuki ha diffuso la notizia su diversi social media e in seguito al clamore suscitato su molti forum il parco giapponese ha immediatamente preso contatti con la casa madre negli Stati Uniti per avere maggiori dettagli sulla policy da seguire. Sette giorni dopo, la direzione di Tokyo Disney Resort ha rimosso dal proprio regolamento il vincolo degli abiti , ha inviato una lettera di scuse ufficiali a Koyuki e l’ha invitata a celebrare il matrimonio con la compagna all’ombra del castello della Bella addormentata. La conclusione più magica per una brutta storia che si è trasformata fortunatamente in una bella favola!