Pavoncella Malva Award: i 5 videogiochi LGBT del 2015

Yellow Ribbon Award isolated on white background

 

Erano circa 4 anni che non davo più questo prestigioso premio a cui ogni softwarehouse ambisce, rinunciando a sonni e sogni, quindi perché negar loro questo importante riconoscimento?
Per chi non lo sapesse la PAVONCELLA MALVA AWARD premia i videogiochi che si sono contraddistinti durante l’anno per rappresentazione personaggi LGBT o semplicemente quelli che hanno apportato un contributo significativo all’immaginario camp dei gaymers di tutto il mondo connesso.

Quindi ciancio alle bande e iniziamo la classifica che, premetto, è stata stilata con l’attenzione che in genere dedico al conservazione dei bulbi di tulipani in inverno.

5° POSTO

Final Fantasy XIV (DLC)

Appunto iniziamo con qualcosa successa in realtà nel 2014 ma esplosa poi in tutto il 2015: finalmente nel MMORPG dedicato a Final Fantasy viene rilasciato un DLC per avere relazioni con personaggi dello stesso sesso.
Se bazzicate i videogiochi da un po’ di tempo, vi renderete conto che per gli sviluppatori giapponesi questo è un passo per nulla scontato.
Infatti quando la notizia è stata annunciata, i membri della gilda Rough Trade Gaming Community, del server di Gilgamesh,  hanno organizzato una marcia virtuale chiamata “Pixel Pride”, con tutti gli avatar in fila per colore di armatura, creando così una fantastica Rainbow Flag.
“Perché dovrebbe esserci restrizioni su chi si ama?” ha chiesto in conferenza stampa il produttore Naoki Yoshida.
E lo chiedi a me?

4° POSTO

Fragement of him

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Quando giocai per la prima volta alla versione beta di questo gioco, rimasi davvero commosso. Fragments of Him ha annunciato quest’anno una nuova release per le piattaforme PC e XBOX ONE in uscita per il 2016, completamente riscritta e ridisegnata.
Questa è stata una delle più belle notizie del 2015.
La prima versione gratuita potete trovarla qui, ma “con q
uesta nuova versione si prevede di espandere ulteriormente l’esperienza di gioco, con uno sguardo sulla vita del defunto; nonché consentire all’utente di seguire il suo ultimo giorno” ha dichiarato il game designer Mata Haggis della Sassy Bot.
LGBT games go to Hollywood.

3° POSTO

Mortal Kombat X

LA Rivoluzione.
Per oltre 23 anni, Mortal Kombat è stato -assieme a Street Fighter– il brand di combattimento più iconico e conosciuto; ora, questo gioco da AAA, rompe finalmente le barriere, introducendo il suo primo personaggio ufficialmente gay: Kung Jin.
I fan della serie hanno chiesto spiegazioni per quello che a loro dire sembrava ancora nebuloso e ambiguo, e quella seguente è stata la risposta -per nulla ambigua- del regista e produttore del gioco.

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2° POSTO

Life is Strange

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Queer, fortissimamente queer il personaggio principale di Max in Life is Strange, pubblicato a puntate da Square-Enix e sviluppato da DONTNOD.
Il complesso rapporto che la protagonista ha con la sua migliore amica Chloe, viaggia sempre sul filo del “forse sì, forse no, chissene, vaffanculo”, come conferma lo stesso direttore creativo Jean-Maxime Moris: “C’è ambiguità è vero, ma è soprattutto una storia di amicizia prima di tutto. E ‘una storia di amicizia e di mistero. Sì, c’è ambiguità, ma a quell’età, soprattutto – a qualsiasi età – ma a quell’età, si sa, ci può essere sempre l’ambiguità”.
Quelle due stanno sempre a pomiciare, altro che ambiguità!

1° POSTO

Rinse and Repeat di Robert Yang 

Il primo posto per il videogioco più queer del 2015 non può che andare a Rinse and Repeat di Robert Yang, che con il suo erotismo giocoso è riuscito a guadagnarsi quest’anno le più importanti homepage dei siti videoludici.
In realtà io darei a Robert un premio alla carriera, se non fosse che i premi alla carriera portano una sfiga abissale. Quindi, se ancora non l’avete fatto, vi invito ad andare sul suo sito debacle.us e giocare alle sue produzioni ironiche, sexy e davvero, davvero divertenti.

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