Vecchi giochi così avanti, che lo sono ancora

Ieri ho comprato questo bellissimo libro che si chiama 1001 VIDEOGIOCHI DA NON PERDERE, di Tony Mott e la prefazione di Peter Molyneux e il GQ a honorem vita natural durante Andrea Dresseno. Ovvio che vi dica trattasi di un libro fondamentale. Perché? Perché sì.

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In quella scorribanda in cui, pagina dopo pagina, gli occhi si riempiono di lacrime e ricordi, ho partorito una delle mie solite tesi videoludiche che da un paio di giorni mi ronzavano in mente. Tutto nasce da una veloce discussione su quanto sia corretto che il Nintendo 3DS riproponga gli stessi vecchi giochi ai videogiocatori. È giusto riciclare sempre la solita formula con variazioni tecniche o -per quanto belle e interessanti- assolutamente non strutturate?
Sfogliando quindi questo bel mattone di 960 pagine, sono giunto alla mia personale conclusione: i giochi fighi con una visione innovativa, creativa e artistica, sono fighi ancora oggi. Egnente, una conclusione che pure mia nonna.
E non c’è Zelda o Mario che tengano, anzi -e ora scoppia la polemica- possono farmi beatamente un bidet.
Quindi vi faccio una lista dei giochi che erano così avanti che ancora oggi lévate, tratta dai videogiochi del bel bibbione di cui sopra.

DEUS EX MACHINA (Automata, 1984, C64)

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Io lo trovai in una compilation da edicola (bei tempi di vendita selvaggia e prezzi da giornaletti). Mi mise un’ansia come se avessi trovato uno snuff-movie russo. Avevi questo feto su cui portare avanti degli esperimenti, tramite minigiochi, il tutto per modificare il DNA, farlo crescere e potenziarlo contro i virus. Se vi dico che il progetto di Stagge e Croucher includeva anche un album di musica ambient, dialoghi di Jon Pertwee (DoctorWho) che recita Shakespeare e incubi distopici sulla ricerca genetica, capirete quindi quanto vecchio possa sembrare l’APP di LadyGaga.
Voto 9, su una scala che va da 0 a HaimaivistoASerbianFilm?

DÈJA VU (ICOM Simulation, 1985, Apple)

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Prima di tutto se avevi un Apple o eri RichieRich o avevi 60 anni, e poi di certo non ti saresti mai sognato di farci girare un gioco. Ed ecco che la ICOM non solo si inventa un motore grafico, ma ti scrive un’avventura di testo ambientata negli anni 40, con belle illustrazioni e che non ti fa impazzire con mille comandi, ma solo con un click.
Uno dice: bè chissene.
Io vi rispondo: Raga, si giocava in tempo reale! Eri tonto e ci mettevi un sacco di tempo? Ecco che il finale cambiava. Eri decerebrato e non riuscivi a finirlo? Il gioco si chiudeva e ti insultava. Prova a farlo ora con l’ultimo Battlefield se c’hai coraggio.
Voto 7, su una scala che va da 0 a AppleEraIlComputerDelCommercialista

THE SENTINEL (Geoff Crammond, 1986, varie)

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E mentre tu stavi ancora a giocà Kid Ikarus e Bubble Bobble, c’è chi su un C64 faceva girare un’avventura in grafica 3D poligonale in Prima Persona, in cui eri un androide che poteva prendere le sembianze degli oggetti attorno per non farsi vedere e attaccare di nascosto. Ho detto 3D poligonale, Prima Persona e gioco Stealth. Metal Gear Solid è arrivato 12 anni dopo. E su una console da 32bit.
Voto 8, su una scala da 0 a Tyrell Corporation

LOOM (LucasArts, 1991, PC)

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Dice “metticelo un videogioco che conoscono pure i comuni mortali!”.
No, dovete soffrì.
Ma forse questo proprio sconosciuto non lo è. Un’avventura grafica della LucasArts, come Maniac Mansion, come Monkey Island, come tutte le altre… Solo che qui anziché lo SCUMM con i suoi mille “prendi, dai, usa, apri, guarda, spingi, chiudi, parla, tira, fai una giravolta” c’erano delle note da suonare e che influenzavano così l’ambiente circostante. Poi è arrivato anni dopo un certo Link che si è fregato l’idea e tutti a dire: “ammazza che gameplay avantissimo, voglio giocarlo per i prossimi 45 titoli e 64 anni!”.
Voto 9, su una scala da 0 a Talento del piffero

HUNTER (Delphine Software, 1991, Amiga)

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Non parlo mai dell’Amiga. Primo, perché è scontato parlare di un personal computer con quel nome in un sito di videogiochi gay; e secondo, perché non me lo hanno mai regalato. Però una volta avevo 13 anni ed ero a casa di Carlo il mio amico delle medie (e che ho appena cercato su Facebook e ho scoperto che ora è uno stinco di bono che lévati), e mi fece giocare a quello che probabilmente -senza farsi tanta pubblicità- ha rivoluzionato il mondo dei videogiochi come ora lo conosciamo. Free roming in 3D, ogni oggetto utilizzabile e ogni ambiente visitabile. Potevi fare un po’ quello che ti pareva. Sembrava una cosa scontata, e invece riscrisse l’intera storia dei Videogiochi.
Voto 10, su una scala da 0 a Bushnell

Fatemi sapè se volete che continui eh.

8 thoughts on “Vecchi giochi così avanti, che lo sono ancora

  1. Mario says:

    Nintendo i suoi giochi li sa fare bene. Che continui a sfornare nuovi Zelda, Mario, Metroid per gli appassionati, è ciò che vogliamo.
    Penso che oggi più che sperare nell’arrivo di giochi che innovino, sia saggio pregare che gli sviluppatori riescano a creare semplicemente giochi fatti BENE, anche di generi già esistenti.

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    1. geekqueer says:

      Mario hai ragione, ma io non chiedo giochi nuovi, bensì innovativi. Fatemi un Zelda, ma fatemelo innovativo.

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      1. Mario says:

        Cosa intendi per innovativo? Aggiunta di nuove meccaniche? Penso che sia difficile e rischioso innovare un gioco con una formula che funziona. Oltretutto, che bisogno c’è di innovare un gioco come Zelda? È unico nel suo genere e non ha uscite regolari come un Call of Duty o un Assassin’s Creed, che per forza di cose devono offrire qualcosa di nuovo, o il giocatore (o almeno, quello che può definirsi tale) finisce col rifiutare di spendere 70€ per sorbirsi la stessa pappardella dell’anno precedente.

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  2. geekqueer says:

    ma come “Oltretutto, che bisogno c’è di innovare un gioco come Zelda?”. C’è che sennò mi annoi e mi pigli in giro.

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    1. Mario says:

      Io onestamente non riesco a stancarmi ancora della formula classica di Zelda. Poi vabbe’, è indubbio che ci siano stati episodi grandiosi, e altri prodotti palesemente per dare ai fan qualcosa da giocare (anche se di questi mi viene in mente solo Spirit Tracks per Nintendo DS). Magari sono io, boh, però onestamente vedendo in tv la pubblicità di Wind Waker HD mi è venuta una gran voglia di riogiocarci per l’ennesima volta.

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          1. Mario says:

            Ok, ma in 10 anni quanti Zelda sono usciti? 2 massimo! Vabbe’, comunque sono gusti. Oltretutto mi pare di aver letto che in Nintendo vogliano effettivamente apportare delle modifiche alla saga già dal prossimo capitolo per Wii U. E la cosa onestamente mi spaventa, perché se mi sputtanano pure Zelda, non saprei più in cosa credere in questo mondo.

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